preferirei non sapere che è l'ultimo
Perché dovreste leggere i miei parerici metto il cuore
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mappa | via Giosuè Carducci, 5 | Parma (PR)
bravi, coraggiosi. scelte nette. buoni vini, standard, ma ben scelti. ottima la pizza. buon culatello, alla faccia di tanti ristoratori di presunta maggior caratura. una sicurezza
mappa | via Giosuè Carducci, 5 | Parma (PR)
l'unica pizzeria di parma dove si possono mangiare tranquillamente due pizze a testa, senza toccare la bottiglia dell'acqua per tutta la notte tentando di mettere una pezza a devastanti rifermentazioni (vedi paste pronte prelievitate, lieviti chimici e surrogati della mozzarella, utilizzate nel 90% delle pizzerie). ancora bravi!
mappa | via Al Ponte, 6 | Viadana (MN)
tutto molto bene. eccellente il servizio. ottimi i piatti nella loro semplicità e territorialità . bei vini. belle serate. perfetto
mappa | vicolo delle Cinque Piaghe, 1 | Parma (PR)
il servizio è gentile, abbastanza veloce, ma un po' impacciatocon i clienti non di casa. c'è competenza e prontezza se si porgono domande sui vini, eppure un po' di incertezza nel rapporto donna di sala/cliente. il cibo però, malino. maluccio. come dire, pochi piatti (corretto), che sembrano però un po' improvvisati, banalini, non semplici come si dovrebbe, piuttosto fatti così, come a casa quando non hai tanta voglia di star lì a guardare i minuti della cottura o il sale nel sugo (le paste). poi, altra nota dolente, un silenzio di tomba. in una osteria, un minimo di sottofondo musicale non stona mai. prezzi troppo alti per la qualità .
mappa | via Ferdinando Maestri 11 | Parma (PR)
il miglior ristorante del centro storico. piatti preparati con cura, anolini eccellenti, tortelli morbidi, dalla sfoglia deliziosamente tirata, elastica e ben fatta. carta dei vini tutto sommato originale. personale competente e con un certo piglio di austerità che nella ristorazione di oggi è necessaria per distinguersi da chi lavora in modo approssimativo. molto bravi.
mappa | via Stella 22 | Modena (MO)
prima di servire un dessert con una sottilissima foglia di bianchetto spacciato per tartufo bianco, senza dire che costerà 50 euro (venduto fuori carta ovviamente), bisognerebbe pensare alle conseguenze. tolto il sassolino dalla scarpa, passiamo a parlare della carta dei vini: diciamolo, senza paura, è ridicola. quella verticale di mouton rothschild sbandierata come chissà quale rarità (il peggiore vino di bordeaux proposto a cifre spaventose, in annate da 75/100) è solo il fiore all'occhiello di una carta che è palesemente costruita senza passione. il sommelier poi è pressante: classico problema italico, mai chiedere consiglio perchè ti prendono per un ignorante e cercano di approfittarne. menù: à la carte, tutta una scopiazzatura dei veri guru della cucina. una zuppa inglese scomposta da brividi freddi. lo chef poi avremmo preferito saperlo in cucina, invece che tutta la sera a fare la star ai tavoli. ma le stelle michelin in italia non sanno proprio a chi darle, santo cielo? ci sono almeno 300 ristoranti senza stella in francia che si meritano maggiori onori di questo piccolo format provinciale. viste le pretese e il blasone, due visite deludentissime che fanno la summa di una valutazione, non lasciano appello
mappa | Borgo degli Studi, 9/A | Parma (PR)
un bel posticino, luminoso e dallo stile fiabesco, da fatine. cucina fantasiosa e leggera, carta dei vini carina e poliedrica. atmosfera rarefatta e bei sorrisi del personale. una bella serata...
mappa | piazza Ubaldi, 1 | Felino (PR)
discreti i primi e i dessert. molto sottotono i salumi. vini in serie, ma senza una logica. servizio approssimativo
mappa | piazza Garibaldi 19 | Parma (PR)
personale gentile eppure impacciato e inesperto. stuzzichini nella norma. vini nella norma, aperitivo modaiolo da struscio e niente più. meglio comunque dei pretenziosi vicini di porta del sushi.
mappa | Strada della Repubblica, 71 | Parma (PR)
alla ricerca di stelle e consensi, ovvero: vengono in mente certi archetipi della ristorazione caricaturali ben espressi nel film disney ratatouille. l'ultima visita qui mi ha dato un piatto con mescolanze di suggestioni d'oriente e occidente, un po' fusion, ma piccatamente stiloso, drammatico. peggio, solo alcuni piatti di combal.zero di rivoli, e non perchè fossero effettivamente peggio, quanto piuttosto perchè a rivoli c'è un tenttivo più filosofico e consapevole di arrufianarsi lo stupore del cliente. anche con cose decisamente insensate. qui da parizzi c'è una corsa, o meglio una vana rincorsa ai canoni da stellato internazionale. il rifacimento del locale di alcuni anni or sono me lo fa piacere meno. non c'è bisogno di assomigliare a ristoranti glamour stile londra o parigi. in via repubblica a parma, in palazzo pigorini non hanno copiato le fichissime innovazioni louvresche, ma hanno adottato uno stile "parma". i crismi e il comfort da stellato ci sono, ma ahinoi, fuori posto. la cucina è un'eterna ricerca della dimostrazione dell'io so fare, ma non ha nulla di originale. si leggono piatti già visti. la carta dei vini è imbarazzante, non c'è un'etichetta di ricerca, alternativa, che non sia già conosciuta da chiunque abbia la guida del gambero. in sala c'è un'atmosfera gerarchica a cui il cliente è sottoposto senza pietà . questo è molto negativo, provinciale e di cattivo gusto. da gordon ramsey, ero in felpa e mi hanno accompagnata fino alla portiera del taxi. qui, se non sei conosciuta, vieni vistosamente snobbata. grave. da riprovare
mappa | via DAzeglio 130 | Parma (PR)
una volta era ritrovo di parmigianità , tradizione e cordialità . oggi troverete sempre un vucumprà sulla porta che vi dirà lui dove sedervi, facendo le veci di chi dovrebbe stare al servizio tavoli. cosa molto fastidiosa perchè poi si è quasi costretti a comprare qualcosa, e se il tuo desiderio era di fare mezz'ora di relax con la tua santa privacy, non ci siamo proprio. questa è invasione della sfera personale, e i proprietari, stanchi e strascicati fanno finta di niente. ultimamente poi i tempi di attesa (sia per ordinare che per ricevere qualcosa al tavolo) sono diventati giurassici. veramente da evitare, con tanta nostalgia e malinconia...
mappa | viale Antonio Fratti, 22 | Parma (PR)
qui, pranzo classico in famiglia. due adulti e due bambini, 6 e 2 anni. impegnativo per loro senza dubbio, anche viste le nostre esigenze. il probabile patron presenta tutto specificando che è la cosa migliore di parma. in questo contesto, può essere simpatico la prima volta, poi le battute di questo stampo, ripetute (anche per pezzare dimenticanze e/o malintesi) sfiancano. risultato finale: primi e secondi da pizzeria ordinaria. pizze non male ma dure da digerire. ambiente soffocante per arredi e salette poco arieggiate dove si sta come sardine. si può esser serviti meglio, senza dover richiedere più volte un condimento o una forchetta. 10 minuti di attesa al tavolo per il conto che non è arrivato, più altri 10 in fila alla cassa.
mappa | strada della Libertà, 54 | Gaiano (PR)
tre visite negli ultimi sei mesi. ambiente chic ai massimi livelli. non una cosa fuori posto. eccitanti perfino i servizi. sala (ma tutto il contesto lo è) intima elegante e rustica al contempo. gestore intelligente, colto, simpatico. un padrone di casa squisito. cibi perfetti nelle cotture, semplici di materie prime impeccabili. carta dei vini verticale, affascinante, vissuta.
mappa | borgo Cocconi 3/e | Parma (PR)
selezione di bottiglie di spessore, poco note, ma di grande valore a prezzi da centroitalia. stuzzichini e salumi di livello al di sopra della media. bravi! unico appunto: si respira una bella atmosfera, macchiata da due fattori, il kebab appiccicato di fianco e la connotazione interna che potrebbe infastidire una cliente che vuole solo bere in spensieratezza: troppi sguardi oltre la decenza dai clienti del bancone
mappa | piazza Martiri 29 | Reggiolo (RE)
tre visite. impressioni: accozzaglia di sapori e piatti mangiaebevi buttati nella mischia. cartoncini vari tipo fumetto a strisce fotocopiati male, dunque sfuocati e illeggibili, per spiegare improbabile piccola pasticceria (mangiaebevi) che ha tutta lo stesso sapore di base. a ritroso... scelta del vino difficoltosa (mancano diverse bottiglie da noi richieste, sarà una sfortunata coincidenza), bottiglia arrivata con forte ritardo. piatti mancanti dal menu, perchè è tardi (21,30). piatti anonimi. servizio incerto, ragazzi che si alternano al tavolo e fanno fatica a spiegarti in italiano corretto la descrizione del piatto imparata a memoria (graziati per non avergli chiesto ulteriori imbarazzanti specifiche). tempi di attesa lunghi. boh, tre volte e sempre così. ma basta la tovaglia, i sassolini colorati sul tavolo, e la forchetta d'argento in una bella casa d'epoca per beccarsi le stelle a reggio? noi però veniamo a lasciarvi mezzo stipendio in una cena...