Alcuni credono che il calcio sia una questione di vita o di morte. Sono molto deluso da questo atteggiamento. Vi posso a
Alcuni credono che il calcio sia una questione di vita o di morte. Sono molto deluso da questo atteggiamento. Vi posso a
Il Mio Film PreferitoFantozzi
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mappa | piazza Micheli, 12 | Berceto (PR)
Dopo qualche anno torniamo a mangiare da Rino in paese a Berceto e dobbiamo rivedere il nostro giudizio: pranzo di ferragosto, menu solo a voce e solo con piatti pronti da scaldare (è stato il cameriere a dircelo: oggi è ferragosto e in cucina non possono fare altrimenti, evidentemente hanno fatto festa anche in cucina). Servizio frenetico. Piatti da mensa (si salvavano solo le lasagne ai funghi) che fanno calare un triste sipario su un locale un tempo rinomato e che oggi si sta avviando ad un inesorabile tramonto.
mappa | via Argine 9 | Boretto (RE)
Locale in riva al po che offre una buona pizza (farciture varie e appetitose) nelle varianti tradizionale (un po' troppo sottile e con condimento che non stava sulla fetta), con cornicione o tirata. Il servizio è cordiale e l'ambiente risulta piacevole per una serata in compagnia. Da tornare per provare anche i tagli di carne che sfilavano in sala e il cui aspetto era davvero invitante. Prezzi leggermente sopra alla qualità effettiva almeno per ciò che riguarda la pizzeria.
mappa | via Malmassari, 107 | Valditacca (PR)
Siamo stati nello storico ristorante da rita in concomitanza con gli eventi menukmzero e appennino in tavola e abbiamo così degustato diversi piatti davvero ottimi: carpaccio di crudo con porcini sottolio e gelato al parmigiano (da solo vale il viaggio), frittelle di castagne con pancetta arrostita, tortelli verdi alle patate, anolini in brodo, tagliatlle al sugo di funghi (unica portata un filo deludente, ci aspettavamo porcini freschi), costolette dii agnello cornigliese con patate, funghi firtti da leccarsi i baffi. Ormai sazi non abbiamo potuto rinunciare ad un superbo zabaione servito con castagne o pere selvatiche. Si tratta di una vera conduzione familiare: si respira la genuinità dei piatti e dei sentimenti di un appennino che piano piano se ne sta andando. Arrivare fino a valditacca per conoscere rita, il marito e le figlie aiuta a tenere in vita queste realtà di cui c'è ancora tanto bisogno. Servizio cordiale, sempre col sorriso sulla bocca e da non trascurare ampio spazio bimbi all'esterno. Torneremo per il menu a base di castagne.
mappa | via Nicola 46 | Ortonovo (SP)
Non si arriva per caso alla trattoria da fiorella a ortonovo: bisogna inerpicarsi per alcuni km in una strada stretta e tortuosa dopo aver attraversato l'abitato di castelnuovo magra e lasciato alle spalle alcune tra le più note cantine della zona. Il locale è uno di quei posti che vorreste sempre imbattervi per poter apprezzare la genuinità delle materie prime e la sapienza nel trasformarle in piatti semplici, gustosi e strettamente legati al territorio. Abbiamo assaggiato degli ottimi quadrucci con ceci, panigacci con ripieno al pesto e al formaggio e poi un discreto agnello di zeri alla griglia e alici fritte davvero ottime accompagnate da verdurine fritte. Per dolce da non mancare la classica torta di riso carrarina. Bevendo un ottimo vino locale di ottaviano lambruschi (maniero 2008) da 18 euro abbiamo speso in due 70 euro, a confermare un buon rapporto qualità-prezzo.
mappa | via Tann 13 | Renon (BZ)
Il maso (fa parte del circuito gallorosso, masi di qualità dell'Alto Adige) si raggiunge percorrendo la strada che porta alla cabinovia del Renon. Lo visitiamo ai primi di giugno: all'interno una stube di notevole pregio dove sono esposti diversi riconoscimenti conferiti per la qualità del latte prodotto dal maso stesso, mentre all'esterno pochi tavoli per pranzare godendosi un panorama da favola. I gestori nonostante un italiano approssimativo sono molto cordiali e disponibili: abbiamo mangiato uno strudel salato di asparagi (eccellente) e un insalata fredda di manzo con verdurine sottaceto molto piacevole. Porzioni abbondanti, sapori netti e distinti, l'ideale per un pranzo davvero slow. Chiudiamo con una porzione (ma ce n'era per quattro) di kaiserschmarrn, tipiche frittelle altoatesine accompagnate da marmellata di ribes e succo sempre di ribes. Due primi, un secondo, un dolce, due birre e due succhi per un totale di 24 euro: pancia piena, animo appagato, una giornata perfetta.
mappa | piazza Micheli, 12 | Berceto (PR)
Visitiamo il famoso locale Da Rino a pranzo in agosto: prendiamo cappelle di porcino con tagliolini e besciamella (ottimo, piacevole la presentazione, un po' scarsini i tagliolini) e uno squisito filetto di manzo ai porcini. Dolcetto della casa dignitoso. Tutto sommato una bella esperienza in un locale storico per la gastronomia italiana e che merita ancora una visita. Menù solo a voce, il pranzo era offerto quindi non so esprimere un rapporto qualità prezzo.
mappa | via Roma 2 | Montechiarugolo (PR)
Il voto è frutto di una media tra le varie portate del menu degustazione pesce (prezzo base 35 euro vini esclusi). Antipasti dai quali ci si aspetterebbe un po' di più: anonimo carpaccio di branzino, polenta con moscardini (e non vicevrsa), buon polipo con le patate (ma ormai è difficile mangiarlo scadente), gamberoni decisamente vecchi. Paccheri di gragnano ai frutti di mare buoni ed equilibrati anche se il sugo risentiva di un eccessivo uso di addensanti. Eccezionale l'assaggio, come ha annunciato l'oste, ma ce n'era a volontà, di tagliata di tonno. Cura e attenzione per i dessert, peccato per le bottiglie di vino non aperte al tavolo.
mappa | vicolo Politi, 5 | Parma (PR)
Classico locale con cucina parmigiana di base: servizio cordiale e alcune proposte del giorno mostrate a parte tra cui ho scelto un primo molto appetitoso, gnocchi di castagne con radicchio e taleggio. Come secondo trippa alla parmigiana veramente ottima, non ho potuto resistere alla tentazione della scarpetta. Tra gli altri secondi un filetto dall'aspetto invitante, mentre la tagliata non andava oltre la sufficienzaPeccato che il vino inserito nelle proposte del giorno (un Montepulciano d'abruzzo) fosse finito.
mappa | piazza Matteotti, 13 | Isola Dovarese (CR)
Nella piazza gonzaghesca di Isola Dovarese si affaccia il ristorante La Crepa, una immancabile tappa a 50 km da Parma per incurabili viaggiatori del gusto. Siamo andati a pranzo e abbiamo gustato, sotto a un bel bersò consigliati dai fratelli Malinverno di poche parole ma cordiali, le proposte di pesce (buona comunque anche la scelta di carne). Tagliolini al ragù di persico e verdure di stagione (molto delicati), tortelli amari all'erba di san Pietro (squisiti), il piatto di pesce all'isolana (ottimo: luccio, anguilla marinata e alla brace), frittura di pesce di fiume (rane, pesciolini, anguilla, coregone). Abbiama chiuso con una torta sabbiosa con crema al mascarpone (specialità della zona). Liquore offerto al banco, atmosfera molto slow in questo locale che sembra fuori dal tempo e dagli schemi a cui siamo abituati. Discreta la scelta dei vini, si può anche acquistare vino e prodotti tipici nella bottega adiacente. Da consigliare caldamente e da rivisitare in inverno quando l'offerta di cotechini e simili arricchirà ulteriormente il menu.
mappa | loc. Berzola, 45 | Langhirano (PR)
Una vera e propria delusione: obbligati dal proprietario a scegliere un menu uguale per tutti (a detta sua c'era troppa gente nel locale) abbiamo assaggiato un tris di antipasti, un primo (gnocchetti ai gamberetti) e chiuso con una catalana di astice (senza verdure però!!! o almeno sarebbe servita la lente d'ingrandimento per identificare uno stecchino di carota, un pomodorino di numero, un rapanello e un sedano). Servizio inadeguato ( cambio di vino ma non di bicchiere), insetti nei piatti, porzioni ridicole, conto saporitissimo (65 euro). Da evitare.
mappa | via Colorno, 39 | Parma (PR)
Carta varia e con buone alternative tra mare e terra: abbiamo optato per il mare assaggiando una buona tagliata di tonno come antipasto e un branzino al sale non certo memorabile. Buoni e curati anche i dessert, cortese e attento il servizio, abbiamo speso 42 euro a testa (vino da 30) per antipasto, secondo, contorno, dessert e bicchiere di passito da accompagnamento.
mappa | borgo San Biagio, 6/D | Parma (PR)
Era da un po' che non tornavo alla forchetta e rispetto al passato ho notato un significativo balzo in avanti. Abbiamo optato per il menù di pesce con imbarazzo per la scelta fra piatti che ben promettevano: troccoli (specie di trofie) al sugo di tonno, pomodorini ed erbe e poi tagliata di tonno (con leggera doratura esterna) su letto di spinaci freschi. Sapori netti, cottura ideale, porzioni giuste. Discreta anche la scelta dei dolci. Da tornare per provare le altre propostedi mare e terra.
mappa | strada Langhirano, 158 | Parma (PR)
Menù discutibile: tra gli antipasti oltre ai salumi locali si trovano solo piatti di carne equivalenti ad un secondo, qualche scelta alternativa sarebbe comunque gradita, soprattutto considerando che il punto forte del locale sono proprio i secondi. Anche tra i primi proposte poco allettanti al di fuori dei tradizionali piatti parmigiani. Abbiamo optato per polenta e lardo e salumi misti, seguiti dall'arrosticciata con patate al forno: carne per lo più riscaldata (è arrivata già fredda al tavolo)e non indimenticabile. Buona la tagliata, anonime le costine e le costolette di agnello. Dolci a prezzi proibitivi (7,5 euro). Prezzi in generale spropositati alla qualità e al servizio.
mappa | via Sant'Ilario 9 | Viazzano (PR)
Locale molto caratteristico con annesso b&b e particolare attenzione ai dettagli nell'arredamento. La carta offre un'ampia scelta tra antipasti, primi, zuppe e secondi che hanno come comune denominatore la tradizione toscana: abbiamo assaggiato il caprino alle erbe, le frittelle di zucca e zenzero con composta della casa, orecchiette al cavolo nero e pecorino di fossa (di quest ultimo però non v'era traccia) e marinata di maiale nero su lardo di Colonnata e semi di finocchio. Piatti semplici e dagli ingredienti genuini come sottolinea il simpatico oste, a quanto pare molto attento alla ricerca delle materie prime (buona parte delle quali arriva dall'orto di casa). Come dolce il "biancomangiare", una mousse a base di latte di mandorle, non memorabile, ma la sbrisolona del tavolo accanto prometteva bene. In due abbiamo speso 67 euro (vino da 20), torneremo per soddisfare la curiosità suscitata da piatti che difficilmente vengono proposti in altri locali. Cucina nel complesso da 7, la locanda del gelso bianco si merita mezzo voto in più per l'ambiente e la simpatia dell'oste.
mappa | fraz. Villa Aiola | Montecchio (RE)
Ambiente piacevole, ma l'invitante descrizione delle portate non viene confermato nei piatti: antipasti che sembrano riscaldati più volte, bistecchine di pecora anonime, nel complesso cena mediocre ad un prezzo non mediocre (70 euro per un antipasto, due primi e un secondo, acqua e vino da 15 euro)