23 pareri
via Provinciale per Busseto, 95 | Fontevivo (PR)
via Massimo D'Azeglio, 84/A | Parma (PR)
via Sbrisi, 3 | Polesine Parmense (PR)
strada Valera di Sopra, 112 | Parma (PR)
viale Litoraneo | Sarzana (SP)
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4 stelle: | (10) | |
3 stelle: | (8) | |
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Domenica a pranzo in occasione del november porc: locale stracolmo, piacevolissima atmosfera rilassata come ci si attende in una sagra di paese. A sorpresa tra gli antipasti (che includevano ovviamente un pregevole culatello, oltre a strolghino, parmigiano, giardiniera) spiccano delle goduriosissime crocchettine di patate con culatello divorate compulsivamente da tutta la tavolata e richieste più volte grazie al menù no-limits. Tra i primi non indimenticabile il risotto con spalla cotta e funghi, a mio parere lievemente scotto, piacevoli i tortelli di zucca. Cotechino con purè senza infamia e senza lode; meglio il cappello di prete, ma decisamente ottima la peperonata. Non ci si poteva esimere dai dolci: croccante la burrosa sbrisolona, il semifreddo mette a dura prova gli stomaci che ormai alzano bandiera bianca. Ma ci pensa il caffè "speciale" a riportare armonia, subito da copiare nella sua geniale semplicità di correzione con (presumo) amaretto di saronno. Bottiglie di bargnolino e nocino lasciate al tavolo a concludere il lauto banchetto. Menù all-you-can-eat, tutto compreso, incluso vini e bevande: 40 euro a testa. In sintesi ottima occasione per riscoprire i sinceri sapori nostrani, senza pretese di eccellenze gourmet. Più che adeguato il rapporto qualità-prezzo; menzione speciale per il servizio, sempre efficiente nonostante il pienone: un plauso al cameriere del nostro tavolo, rocco, che con la sua simpatia e gentilezza ha contribuito all'ottima riuscita della giornata. Consigliato.
Ho provato questo locale invogliata dai numerosi pareri positivi, da cui tuttavia mi devo ahimè dissociare. Pizze poco invitanti già nell'aspetto, triste presagio della mediocrità assoluta nel gusto: pasta sottile, tenace al taglio, al limite della sapidità; condimento scarso, pomodoro latitante, mozzarella di bufala non pervenuta. Il risultato è un disco dall'imbarazzante secchezza e povertà di sapore. Solo 2 tipi di birra in bottiglia disponibili, di marche dozzinali/nazional-popolari. Sorbetto al limone corretto vodka? "sorbetto finito, la vodka tanto non l'abbiamo". Optiamo per un sorbetto al caffè: posso sorvolare sulla presentazione in un bicchiere dell'acqua, ma non sull'anonima stucchevole liquidità del contenuto. In 5: 5 pizze, 2 birre, una coca, 1/4 di vino bianco della casa (dimenticabile), 3 sorbetti, acqua: 17 euro a testa, sfavorevole il rapporto qualità-prezzo. Concedo il dubbio di una serata storta che può capitare a tutti, di certo non tornerò per verificare.
Questa trattoria non delude mai: piacevolissima cena all'aperto sotto il pergolato, piatti senza fronzoli e dai sapori sinceri. Ogni portata (dal tortino di melanzane al savarin di riso, passando per scialatelli con mazzancolle e per la mia gustosa spalla di maiale con salsa di mele e zenzero) è risultata, senza aspirare a vette di trascendenza, piacevole al gusto ed appagante per lo stomaco per le porzioni più che adeguate. Servizio rapido e cortese (personale che al primo impatto può apparire un po' affettato, ma che si scopre poi pronto a scambiare due battute e non avaro di sorrisi) e felicissimo rapporto qualità-prezzo (in 4: 2 antipasti, 3 primi, 1 secondo, 3 contorni, 4 dessert, caffè, acqua, una bottiglia di prosecco e una di lambrusco Otello: 28 euro a testa). Consigliatissimo.
Da pipino è uno di quei locali in cui è categorico andare solo essendo preparati a ciò che si troverà: quindi non lasciarsi scoraggiare dalla struttura eufemisticamente definibile decadente, né dalla fila di persone in attesa nonostante la prenotazione, e non stupirsi di vedere avventori che vanno da soli a prendersi un cestino di pane (peraltro ottimo). Ci armiamo di pazienza e finalmente ci accomodiamo nei tavolini di plastica, apparecchiati con tovagliette di carta, sotto un tendone all'aperto. Triste? Eh no, perché poi arrivano i gentilissimi ragazzi del personale, che letteralmente corrono tra i tavoli per gestire al meglio i clienti e che elencano a voce (niente menù) che pesce è disponibile. Data la location mi aspettavo piatti un po' pesanti e raffazzonati, dai condimenti eccessivi: invece arrivano portate dai sapori puliti e dalla materia prima assolutamente fresca, con porzioni pienamente soddisfacenti. Tra gli antipasti misti (4 portate) spiccano il baccalà e le cozze, ottimi. Soddisfatti dall'ottima partenza, ci lanciamo ordinando 3 secondi: lodevole la mia delicata orata alla griglia, tenere le seppie alla griglia, da non perdere la frittura di paranza, croccante e asciutta. A mio avviso senza infamia e senza lode le penne agli scampi del mio commensale, troppo pomodoro a coprire la dolcezza dei crostacei. Per antipasti misti per due, 1 primo, 3 secondi, due dolci, vino bianco della casa (dimenticabile), acqua: totale 50 euro. Ottimo rapporto qualità prezzo, porzioni consistenti, sambuca offerta, personale cordiale. Tenendo conto delle premesse fatte sopra, assolutamente consigliato.
Questa trattoria è uno di quei posti ormai rari in cui appena entrata mi sono sentita subito a casa, complice l'accoglienza con un sorriso sincero e con modi schietti e cordiali che illuminano e riscaldano l'ambiente di per sé spartano del locale. Ci fanno accomodare in veranda e già mi fanno ben sperare i tavoli vicini con clienti attempati, quasi sempre garanzia di buona cucina. Infatti, come volevasi dimostrare, ecco l'antipasto: spalla cotta saporita, con una torta fritta asciutta, consistente, croccante, perfetta. Assaggio le tagliatelle ai porcini del mio commensale e finalmente trovo la pasta fatta in casa senza inutili intingoli eccessivi, con condimento essenziale che permette di apprezzare sapore e profumo dei funghi. La mia tagliata di cavallo ha porzione più che giusta, carne tenera e saporita, cottura perfetta. Pur non amandola in generale assaggio la famosa zuppa inglese: lodevole; lussuria dalla mia scodella di crema al mascarpone. Per 2 antipasti,1 primo, 2 secondi, 2 contorni,2 dolci,2 caffè, acqua e lambrusco otello: 78 euro, spesa che, sebbene possa sembrare un pò eccessiva per una trattoria, è a mio avviso sia più che giustificata dal favorevolissimo rapporto qualità/quantità/prezzo.
Nonostante il caldo, improvvisa voglia di cucina parmigiana verace: opto quindi per questo gradevole, piccolo locale ma. sorpresa: sul menù, dal limitato numero di proposte (3-4 primi e 3-4 secondi), si presentano piatti che, per l'idea che mi ero fatta dalle recensioni precedenti, appaiono quasi innovativi. Assaggio da una mia commensale dei sorprendenti tortelli con ripieno di fichi, dalla pasta perfetta e dall'equilibratissima dolcezza: sublimi. io opto per una "presa iberica" (maiale alla griglia dall'inatteso sapore di manzo): porzione giusta, carne tenera ma nulla che si faccia ricordare al palato; patate al forno dimenticabili, bello e abbondante il roastbeef scelto da altri commensali; piena soddisfazione dalla sbrisolona. Grande invidia però per l' allegra tavolata vicino, che si gustava piattoni di polpette e piselli che ahimè non erano sul menù, evidentemente riadattato per la stagione estiva. in 6: antipasto di salumi misti per 2, 1 primo, 6 secondi, 3 contorni, 3 dolci, 2 bottiglie di ottimo lambrusco otello etichetta oro, acqua, 3 caffè: 25 euro a testa. Ambiente informale, semplice ma piacevole, complice anche l'estrema gentilezza del personale. Tornerò sicuramente in inverno: scommetto che il menù tradizionale si conquisterà la 4 stellina.
Premettendo che io frequento solo corsi, sia di terra che di acqua, e non posso pertanto esprimermi sulla sala fitness nè sull'area benessere in cui non vado, non concordo con giudizi precedenti da 1 stellina. Iscritta in questa struttura da due anni, credo rinnoverò l'abbonamento per il terzo per vari motivi, in primis la grande varietà di corsi e insegnanti validi (chi più chi meno; a onor del vero c'è qualche figura che non ritengo sufficientemente preparata ma, data la numerosità dei corsi semplicemente scelgo quelli con gli istruttori a mio avviso più professionali e allenanti). Il costo non è economico (intorno ai 670 euro annui) ma come rapporto qualità-prezzo ritengo sia più che adeguato per la completezza dell'offerta proposta, e più che ammortizzato se si frequenta la struttura con assiduità come nel mio caso. Migliorie ce ne sarebbero, ma tutto sommato chiudo un occhio se nei momenti di affollamento phon o armadietti liberi scarseggiano; segnalo però la temperatura talora polare dell'acqua nella piscinetta dell'acquagym. Argomento promoter: io non ho mai avuto con loro alcun rapporto se non all'iscrizione, nè problemi di invadenza o pressioni al rinnovo; li vedo tuttavia molto indaffarati a proporre abbonamenti a numerosi nuovi potenziali clienti: stanno cioè semplicemente facendo il loro lavoro. In sintesi: consigliata a chi cerca varietà di corsi proposti,sia di acqua che di terra e a chi si alleni con costanza e non sporadicamente per ammortizzarne il costo.
Le aspettative erano elevate, apparentemente confermate al nostro arrivo da un ristorante di pesce pieno il martedì sera, in barba alla crisi. L'antipasto, carpaccio di branzino e carciofi, è di gusto delicato ma cela un enigma: perchè il pesce è cotto e caldo, se si tratta di un carpaccio? Incuriosita, sto per chiedere lumi al cameriere, ma vengo rapita da un assaggio, rubato dal piatto di una commensale, di un sorprendente calamaro ripieno di crema di peperoni dolci, incantevole. Arriva il secondo: rombo con patate, pomodorini e olive, anch'esso dal sapore piacevole, tuttavia non indimenticabile. Il dolce appaga la vista con la sua elegante presentazione ed è gradevole al palato ma mi ricorda più un semifreddo che la classica torta di ricotta e uvetta che mi attendevo. In 4: 4 antipasti,1 primo,3 secondi, 4 dolci,4 caffè, 2 bottiglie di valdobbiadene corner, acqua: 50 euro a testa. In conclusione: ambiente di eleganza garbata ed essenziale, servizio cortese, porzioni (appena) sufficienti, materia prima di buona qualità, ma sapori fin troppo puliti: nessuna portata (con l'eccezione del lodevole calamaro ripieno) spicca e si fa ricordare, mancando quel quid che rende un piatto speciale e che, alla fine, mi invoglia a tornare.
Ahiahiahi, cos'è successo? L'ultima visita in questo locale è stata per la prima volta a dir poco deludente: grigliata mista per 4 con porzione (che conosco bene, essendo il piatto che ordino abitualmente) che era, volendo stare larghi, al massimo per 3. Sarà un mio delirio paranoide o c'entra qualcosa il rifiuto alla proposta del cameriere di ordinarne una mista (22 eurox 2 persone) e una di solo angus, new entry nel menù (38 euro x2)? Torta tre leche finita, dolci alternativi dimenticabili. Tempi d'attesa biblici e caffè mai arrivati, nonostante 2 solleciti ai camerieri. Fortunatamente si conferma il prezzo, comunque conveniente, e la buona riuscita della carne; in 4 persone: grigliata+3 contorni+4 dolci+2 litri di birra san miguel+3 bicchieri di sambuca+ acqua: 25 euro a testa. Concedendo il dubbio di una serata storta da affollamento da weekend, ritornerò; spero in una ripresa dalla caduta libera complessiva di porzioni e servizio, altrimenti, a malincuore, adios.
La coccinella (marjoga, nel sardo idioma) si sa, porta bene, ma il successo di questa trattoria non è dovuto alla fortuna. In questo piacevole locale si spazia dalla carne al pesce, con risultati nel complesso interessanti. Tra gli appunti da fare: arrosto alla birra sarda con carne duretta e gusto piacevole ma non incisivo come mi attendevo; spada al pesto troppo sapido per il mio gusto; insalata con polipo senza infamia e senza lode; dal tiramisù con ricotta di pecora mi aspettavo un quid più incisivo e particolare. Soddisfazioni invece dal mio piatto abituale, il filetto di tonno con pomodorini, trancio alto, ben cotto e saporito; fregola con arselle interessante, zucchine in pastella abbondanti e dalla frittura asciutta e croccante; goduriosa la torta di ricotta con uvetta. Venerdì in 3: 3 filetti di tonno+5 contorni (patate al forno dimenticabili)+3 dolci+2 calici di moscato+piacevolissimo vermentino di sardegna+ acqua + 1 caffè: 32 euro a testa. Immancabile mirto offerto dagli affabili ragazzi del personale, gentili e che sanno consigliare su piatti e vino. Ambiente essenziale, a tratti spartano (bagno! ), atmosfera piacevole, buon rapporto qualità prezzo. Da andarci e tornarci