Cucina lucana dai sapori decisi. Si parte dalle alici marinate con sorbetto di "nduja", si prosegue con bucatini aglio olio e peperoncino da amalgamare con gamberi crudi serviti a parte, o topinambur e fonduta di seppia con i rigatoni soffiati. Si chiude con un capretto alle erbe e olive, con patate e friggitelli. Locale rumoroso, tavoli troppo ravvicinati, carta dei vini da migliorare e conto intorno ai 50 euro.
Si presenta semplice e informale, ma la cucina è tutto meno che banale. Si segnalano: spigola ai carciofi, zuppa di pesce con le verdure di stagione, filetti di triglia con lo scorzone. Carta dei vini molto interessante, con la possibilità di bere al bicchiere.