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mappa | borgo Garimberti, 27 | Parma (PR)
Sono sarda, quindi pretendo molto da un ristorante sardo. Devo dire la verità. Credo di aver mangiato meglio in questo ristorante che in tanti ristoranti in Sardegna! Ogni volta che vado mi ripropongo di provare qualcosa di diverso, ma non riesco a rinunciare all'insalata di polpo, anche se i taglieri, sia quello di terra che quello di mare, regalano i profumi tipici dell'isola. Tra i primi trovo spettacolari gli spaghetti con bottarga e arselle, ma tutti davvero hanno qualcosa di speciale ( fregola, pane frattau e il risotto di budelli! ) e i secondi, sia di carne (arrosto alla birra) che di pesce (tonno alla tabarka e spigola alla vernaccia) meritano un assaggio. I dolci regalano anche loro delle sorprese, ma anche la tipica seadas non delude mai. Che dire, se il tutto poi è condito da ottimi vini e da un servizio sempre allegro cortese e impeccabile, è assolutamente da consigliare!
mappa | via Nazionale, 55 | Ozzano Taro (PR)
Incuriosito dagli ottimi pareri letti sul sito ieri sera mi sono recato press l'Osteria del Menestrello. L'ambiente è quello delle osterie di paese con il locale che si apre con un bar per poi lascir posto alla sala da pranzo. Dopo qualche minuto lo Chef ci ha illustrato il menù e sono stato favorevolmente colpito dalla quantità di primi e di secondi. Come antipasto (1 in 2) abbiamo preso un piatto di salumi misti. Buono il salame un po' meno il crudo, ma tutto nella norma. Come primi dei tortelli al radicchio con speck e dei tortellini ripieni di zucca e patate conditi con crema di gorgonzola, bacon e erba cipollina che solamente a scriverlo qui mi è tornata l'aquolina in bocca. Stupendi! Abbiamo proseguito con un arrosto (1 in 2) in crosta con sugo ai funghi e prezzemolo e anche quello mi ha stupito per semplicità e gusto. Da bere un Montepulciano d'Abruzzo con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Chicca finale, al posto del classico bargnolino delle ciliegine sotto spirito. Il voto giusto per questo locale sarebbe 4,5, ma quando è arrivato il conto totale di 40 euro mi sono chiesto: "Se non do 5 ad un locale dove mangio bene e spendo poco a chi lo do?".
mappa | borgo Grassani 1 | Parma (PR)
Cena di classe delle superiori, una di quelle cose che dopo 7 anni vanno fatte. Si decide di andare in un posto alla buona, dove si sa, il cibo non è il massino, ma almeno non spenndi tanto. Ho chiesto io personalmente il conto e quando l'ho visto ero indeciso se andar via senza pagare oppure prendere spunto dalle mitiche scene dei Simpons dove ad un certo punto Boh dice: "SPACCHIAMO TUTTO!" Primo: tortelli di erbetta con pasta un po' grama e tortelli di patate con sopra una passata a pH 2. Secondo: arrosto di maiale pallido pieno zeppo d'aglio e patate fritte anch'esse piene d'aglio. Torta paradiso (evito qualsiasi battuta) che non era un gran che. Caffè e amaro. Eravamo in 10 ed abbiamo bevuto 5 bottiglie d'acqua minerale da 50 cc in plastica (probabilmente prese dal distributore del Marconi) e 5 bottiglie di vino sgasato. Ma fin qui tutto bene, era una serata per la compagnia e si sapeva che non avremmo mangiato molto bene. Ma poi.. arriva il conto.. Totale.. 26 euro a testa con Mastercard!!! Ok mangiare male, ma farsi fregare (eufemismo) in questo modo ti fa girare le scatole (altro eufemismo) e non poco! MAI PIU'!
mappa | viale Corridoni 14 | Salsomaggiore Terme (PR)
L'originalità della pietra va provata almeno una volta nella vita, meglio se si è in un gruppo di amici per divertirsi a cucinare. Devo dire che sono rimasta un po' delusa per la quantità e la qualità della carne, un po' scarsa e poi il wurstel potevano sicuramente evitarlo.. Divertente, servizio cortese e rapido (il locale era quasi vuoto, anche se era venerdi sera), buona carta dei vini. Dolci molto originali. Antipasto, mezza pietra, vino, dolce, caffè 30 euro a testa
mappa | strada Val Sporzana, 23 | Respiccio (PR)
Il primo pensiero una volta usciti da questo ristorante/trattoria è quella di volerci tornare. Ci sono stato più di una volta è sempre ne sono uscito soddisfatto. Il gestore Giovanni è un superbo uomo da sala che sa come si deve trattare un cliente, che ama spiegare i piatti e che spesso delizia gli ospiti con qualche fuori menù. In cucina la moglie Mastra pastaia e il figlio cuoco con molta esperienza e un sacco di fantasia. Fra i tanti piatti assaggiati, gnocchi con tartufo nero e porro, agnolotti con radicchio rosso e asiago, tortelli ripieni di polenta con sugo di cinghiale, tagliata in aceto balsamico o filetto con confettura di cipolla. Insomma, i piatti (fra cui anche i dolci) cambiano così spesso che è un piacere tornare, per non parlare della torta fritta fatta con lo stracchino che è sempre deliziosa. Unica pecca una scelta di vini che forse è troppo regionale, ma si chiude un occhio visto la vasta esperienza di Giovanni per quanto riguarda le grappe. Solo qui sono riuscito ad assaggiare una grappa di laurino barricata 25 anni in botte di ciliegio.. Non ho dato 10 per via del vino e perchè credo che il ristorante perfetto non esista, ma questo è quello che più ci si avvicina.