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  • Antica Cereria

    mappa | borgo Rodolfo Tanzi, 5 | Parma (PR)

    11-05-2010

    A cena Sab.7/5/2010 h.20,45. Due persone, senza prenotazione. La carta delle vivande consegnata reca, su 2 facciate i piatti (ma non solo elencati i dessert) e sulla 3° alcuni vini, ma solo al calice e senza dettagli di etichetta, salvo il nome della casa di imbottigliamento. Queste le scelte. Vivande: - 1 crostini polenta con gorgonzola - 1 zuppa di zucca con orzo perlato - 1 gnocchi di ricotta - 1 petto d'oca con crostini di pane - 1 tartare di manzo con tartufo e asparagi Bevande: - 2 calici fiano di avellino (mastroberardino) - 1 bott. acqua 1/2 lt non-gasata Prezzo: 61,60 euro. Queste le impressioni. Crostini di polenta. Voto:4. Trattasi di 9 dischetti di polenta con sopra il gorgonzola. E' un evidente piatto pre-montato e conservato in frigorifero. Maldestramente rigenerato poi in salamandra o in forno. Fatto sta che è arrivato in tavola rovente. I dischetti di polenta avevano una delicata crosticina ma all'interno erano molli (ho detto molli, non morbidi) con temperatura percettibilmente inferiore. Del gorgonzola (tanto piccante da sembrare Roquefort) che doveva esservi sopra vi era traccia solo perchè era rimasto il grumo verde scuro del formaggio. Il formaggio era completamente fuso era aveva fatto la pozzangherina di formaggio sul fondo del piatto, purtroppo asciugato, crostificato e lievemente ingiallito dall'eccessiva 'botta' di caldo subita. Servizio inadeguato in piatto a bordi alti (lo stesso della zuppa di zucca). Zuppa di zucca. Voto:5. Una disadorna (il piatto non sembra finito) crema con orzo, oltretutto passato di cottura. Al palato: sapore piatto. Gnocchi di ricotta. Voto:3. Imbarazzante: la stessa cosa dei crostini di polenta, solo che qui si tratta di ricotta, quindi con una consistenza iniziale (che è intrinseca del fatto di essere di ricotta) ancora più tenera. Stesso eccessivo calore che qui ha provocato danni veri al piatto. La cremina sul fondo del piatto (besciamella ?) oltre ad essere asciugata, saldando di fatto i dischetti al piatto, poco oltre il bordo di ciascuno gnoccho, inizia a colorire fino a divenire nero (bruciacchiato, per intenderci) a distanza di sole 3 dita. Alla forchetta lo gnocco si spappola e lo si mangia asciutto poichè non è possibile disporre della salsa (è crosta!). Andiamo avanti. Petto d'oca. Voto:4/5. Altro pre-montato, purtroppo. E questo era francamente evitabile, anche se è stato rigenerato con molta più attenzione. Da come si capisce? Dal fatto che le singole fette erano fresche nei punti di sovrapposizione ma erano appena tiepide e con il bordo grasso sudato e semitrasparente nei punti in cui erano a contatto con il piatto. La parte magra appariva un po' scura, non bella insomma a vedersi. Infine il pane. Erano evidentemente fette di pane asciugate a bassa temperatura in forno. I crostini sono preparati in tutt'altro modo (e se viene loro dato questo nome devono essere fatti in un altro modo!). Tartare di manzo. Voto:4/5. Gli asparagi, lessati male poichè asciutti, opachi e scuri potevano essere francamente omessi. La carne color rosa pallido, battuta a coltello il giusto, anche se con qualche filamento nervoso di troppo, era disposta in un angolo del piatto in forma di cilindretti (diciamo 3 o 4 dei declamati dischetti sovrapposti). Aromatizzata al tartufo. Sopra, a profusione, fette sottili di un tartufo. Croccante, pallidissimo e senza profumo. Questo piatto non poteva essere consumato se non con il pane, poichè a reggerlo, vi era solo l'aroma tartufo della carne. Peccato. Vino. Voto:5. Aveva un marcato sentore di FUMO. Nel versare il vino, nel bicchiere è pure finito un piccolo frammento di tappo. Conclusione: notevole delusione su tutti i fronti.