Faust di J.W. Goethe
Il Mio Film PreferitoCaccia a Ottobre Rosso
Dove Farei Il Mio Ultimo Pastoovunque sia sarebbe indigesto
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mappa | via Louis Pasteur 27 | Reggio Emilia (RE)
Trattoria di recente apertura, in ambiente pulito e non molto ampio così che i tavoli rimangono eccessivamente vicini, un piccolo limite nei momenti affollati o per cenette a due. Aria condizionata funzionante e pregevole impianto d'aspirazione visto che non permangono odori nell'aria e tanto meno sugli abiti. Cucina tipicamente del luogo piuttosto ben fatta e curata, con dosi più che abbondanti: vale sia a pranzo col menu fisso a undici euro comprensivo di primo, secondo, contorno, acqua, vino e limoncino offerto, sia alla sera con ampio menu alla carta che si spinge anche su pesce ben cucinato e non solo il solito fritto. Prezzi serali ovviamente più elevati ma sempre un pelo inferiori alla media, con una qualità per niente male. il personale, disponibile, presente ed educato completa un locale veramente piacevole.
mappa | strada Argini 60 | Mamiano di Traversetolo (PR)
A prezzo corrente un ottimo menù fisso a pranzo; varia ogni giorno con una scelta quotidiana più che sufficiente. Certo a volte il grasso aiuta ad insaporire ed il cuoco non resiste alla tentazione, d'altronde sono sempre 12€ e si può scegliere piatti meno conditi. Ho saputo che al sabato sera cucinano pesce, mi riservo un assaggio. Personale educato e la titolare riesce sempre a regalare un sorriso ai clienti.
mappa | via D. Manfredi 3 | Taneto (RE)
Sei in famiglia. Entri in casa e c'è tutto: cordialità, buona cucina casalinga, prezzi onesti, ma soprattutto... il sapore di essere nella tua casa di campagna. Il cibo: menu a voce vario, tradizionale e ben fatto... per intenderci nessun trucco culinario per insaporire ma genuinità e basta... supera a pieni voti il mio debolissimo stomaco, senza imporre sacrifici di quantità o di gusto. Bravissimi
mappa | strada Argini 185 | Parma (PR)
quando posso, e comunque nel periodo invernale sempre, dedico una doverosa sosta al locale: certo c'è l'ambiente famigliare, l'atmosfera del locale casalingo, la qualità dei cibi fatti in cucina secondo tradizione, ma quello cui veramente non so rinunciare, il valore aggiunto, sono gli anolini in brodo, come quelli che solo qualche nonna della bassa parmense sapeva fare e dei quali la tradizione si è quasi persa; per intenderci non si mangiano, si gustano, se ne apprezza il profumo, ci si gongola al tatto del palato. Bravi!