9 pareri
vicolo Ranocchi, 1 | Bologna (BO)
largo Ottorino Respighi, 4/e | Bologna (BO)
via Broccaindosso, 79 | Bologna (BO)
via Sant'Ilario | Viazzano (PR)
strada Certosino, 24 | Ravadese (PR)
5 stelle: | (1) | |
4 stelle: | (3) | |
3 stelle: | (2) | |
2 stelle: | (1) | |
1 stella: | (1) |
Fantastico. Non molto raffinato, piatti "base", ma gustosissimi, buoni e nelle giuste proporzioni. Il moussakà è meraviglioso, per non parlare dei dolci! Ottimo anche per prendere un pita gyros da asporto invece del solito kebab. Sempre molto affollato e non troppo spazioso, non proprio "intimo" diciamo, ma sarete al centro del cuore pulsante della vita universitaria bolognese e di sicuro non vi annoierete.
L'osteria del diavolo è l'osteria del locale"Diavolo Rosso" dove si mangia. Questa recensione riguarda il Diavolo Rosso. Uno dei pochi locali che uniscono socialità e cultura ad asti: soprattutto e anche la cultura locale del vino e del cibo rustico. l'atmosfera assolutamente particolare della chiesa sconsacrata ha un fascino che si trova in pochissimi altri posti e fa apprezzare ancora di più i numerosi spettacoli e concerti che vengono organizzati. Oltre, naturalmente i buonissimi vini locali(e non), si può scegliere tra parecchie birre artigianali. Salumi e formaggi di produzione locale e di qualità. Spesso inoltre, tra i tavoli, potete trovare anche paolo conte che sorseggia un bicchierino di barbera!(Parlategli forte perchè è un po' sordo).
Caotico e troppo grande per riuscire sia a gustarsi che a digerire le portate che già di per sè non sono nulla di che. Il prezzo è buono, ma l'atmosfera veramente troppo "italian-kitsch" stile mangiatoia.
Pizzeria sempre affollatissima per la proverbiale dimensione delle sue pizze: con una ci si mangia in tre. Condimento veramente abbondante ma alquanto pesante e fatto con ingredienti non proprio di prima qualità. Servizio abbastanza veloce ma locale un po'troppo piccolo per la mole di gente che ospita e un po' troppo in mezzo alla strada e allo smog se vi mettete nei tavoli fuori. Comunque se avete molta fame è ottimo! Non però se siete vegetariani: mettono lo strutto nell'impasto della pizza!
Finto. Radical chic senza chic. Cibo che si trova dovunque. Niente di speciale insomma, ma caro.
All'osteria del sole si respirano i secoli di persone e di bevute e di baldorie che vi sono passati. Il vino e le birre sono ottimi, l'ambiente è più che pittoresco, ma soprattutto si può, anzi, si deve! , portare il cibo da fuori. Perfetto anche per fare feste di laurea un po'diverse dai soliti posti "per studenti". Io ci ho fatto la mia, ed è riuscita splendidamente. Anzi alla fine si è unita alla festa tutta l'osteria! Un po' troppo affollata nelle ore di punta (19-22) ma dato che è aperta fin dalle 10 del mattino, c'è tutto il resto del giorno per godersela in tutta tranquillità!
Cibo indiano con tutti i tipi di carne e di condimenti per una festa di sapori e di colori indimenticabile. Atmosfera molto etnica e "soffusa". Da provare assolutamente il "lasi" al mango e il tenerissimo maiale marinato nella salsa di yogurt alla menta. Personale molto gentile e disponibile a spiegare ogni pietanza e a far assaggiare un po' di tutto anche per chi non è molto avvezzo alla cucina indiana!
Un clima poetico e raffinato agghindato di cappelli, libri e candele; atmosfera avvolgente in mezzo alla campagna che sta per diventare montagna. Cibo buonissimo dalle connotazioni agrodolci, ma portate poco consistenti; vino buono e meravigliosi i dolci. Il prezzo forse si addice più alla raffinatezza del posto che del pasto, ma ne vale la pena. perfetto per una serata romantica o per far colpo su qualcuno che vi piace! Andate sul sicuro! :-)