"Nessuno può farvi sentire inferiori senza il vostro consenso" (Anna Eleanor Roosevelt)
via Matteo Camera, 12 | Amalfi (SA)
via Nicola 46 | Ortonovo (SP)
Ripa di Porta Ticinese, 55 | Milano (MI)
via Privata Gerli, 1 | Gaggiano (MI)
viale dei Parioli 122 | Roma (RM)
5 stelle: | (19) | |
4 stelle: | (105) | |
3 stelle: | (140) | |
2 stelle: | (6) | |
1 stella: | (1) |
Servizio cortese ma non troppo veloce. Cucina tradizionale (malloreddus, zuppa di cozze e arselle servita su pane sardo, fritture e grigliate) talvolta frettolosa e trascurata, porzioni non generose. La pizza non si capisce bene quando è possibile mangiarla. Prezzi nella media, ma deluse le aspettative.
Tre salette e - tempo permettendo - una bella terrazza. Il locale si trova vicino al mercato di Rialto, ordinato, bella presentazione dei piatti e un servizio presente e cordiale. La cucina è prevalentemente di pesce, freschissimo e ben cucinato: antipasto dell'Adriatico, seppie alla veneziana, tagliolini neri al granchio, moeche fritte (granchietti di laguna). Costi proporzionati alla qualità.
Semplice trattoria divenuta una certezza nel corso del tempo, a pochi passi dalla spiaggia, arricchita da un piacevole dehors e gestita praticamente da sempre dalla stessa famiglia. Qualche piatto di carne, ma soprattutto pesce: crudo di tonno, gamberi, scampi, pescespada. Ravioli con la cernia, spatola in agrodolce. cantina sfiziosa, servizio garbato e attento.
Nel cuore del centro storico, offre una cucina curata e attenta, preparata con prodotti del territorio. All'interno una sala calda e raccolta, oppure una bella terrazza proprio di fronte al duomo per gustare piatti golosi: polpettine di alici, acciughe marinate all’arancia, pappardelle al sugo di salsiccia, involtini di spatola. Per finire, biancomangiare alle mandorle o il sempreverde tortino di cioccolato servito caldo. Cantina discreta, conto sui 45 euro.
Trattoria dal nome accattivante che però poco rispecchia la realtà. Quel giardino segreto, infatti, si riduce ad essere poco più di un cavedio non aerato, sufficiente a malapena per una quindicina di posti a sedere. La cucina è un tentativo non sempre riuscito di nouvelle cousine a prezzi medio-alti e dalle porzioni ridotte. Buone alcune portate, dolci da dimenticare, acqua del rubinetto.
I prezzi sono concorrenziali, ma la cucina zoppica. Frittura non particolarmente buona, pesante e gommosa, grigliata di pesce senza infamia e senza lode, molto buone invece le linguine cozze e vongole e altrettanto buono il polipo in pignatta. Personale veloce e cortese.
Ristorante-pizzeria sul mare dall'aspetto un po' trascurato all'esterno e poco curate e piuttosto spartane anche le sale interne. Però il cibo è buono, lo si paga il giusto e viene servito con cortesia.
Bar pasticceria che propone una vasta scelta di pasticceria tipica, come la torta di ricotta e pistacchi o la granita alle mandorle dolci.
Per trovarlo bisogna allontanarsi dalla piazzetta e camminare un po', ma lo spettacolo che si apre davanti una volta arrivati è impagabile: una vecchia terrazza a picco sul mare orientata verso l'arco naturale, facilmente raggiungibile continuando a camminare. Su quella terrazza si gusta un'ottima cucina tipica, ravioli ripieni di caciotta e maggiorana, pollo con verdure grigliate, frittura e parmigiana di melanzane. 50 euro circa limoncello compreso.
Più ristorante che pizzeria, location molto bella anche se non proprio a portata di mano. Cucina casereccia che tra le varie specialità propone orecchiette e brasciole (involtini di carne cotti nel ragù). Eccessivi i tempi d'attesa.