12 pareri
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Sulla location poco da dire, se non che non abbiamo apprezzato la ristrutturazione: belle note shabby chic nell'arredamento, ma le pareti in stucco fucsia, quel castello non le meritava. Da apprezzare è il coraggio dei gestori di creare una panigacceria in un contesto simile e il non essersi lanciati nel troppo classico ristorante tipico con chef pluripremiati. Passiamo al cibo: panigacci con salumi e formaggi, panigacci al pesto genovese, al pesto di noci e con sugo rosso, panigacci con crema e crema al cioccolato tutti favolosi. Prezzo nella norma. Torneremo a provare la carne.
La pizza tirata è davvero molto buona, ma la trovo poco cotta. Da menzionare anche gli antipasti di pesce, i dolci (ne ho provati alcuni nel tempo ed erano ottimi) e la presenza della carta delle birre artigianali (ducato in primis),
Non ho mai provato la cucina, ma la pizza è veramente ottima, croccante e saporita. merita sia il giardino estivo, sia tutta la struttura in sasso magnifica.
Ci torno, dopo essere stata in via Savani. Scopro che al botteghino non c'è il servizio pizzeria e che, nonostante i consigli degli amici, non rimango contenta per la seconda volta. Siamo in due. Antipasti: 1 fritto di mare (gommoso) e 1 fritto di terra (qualche verdura, 1 crocchetta di patate e 1 mozzarellina, scarso). Un primo: paccheri marechiaro e un secondo: grigliata di pesce (una fetta di pesce spada, una seppia e due gamberi). Una bottiglia di falanghina e una di acqua, un dolce (una sfogliatella morbida minuscola): 34 euro a testa.
Il locale si presenta bene, con un arredamento moderno e la disposizione dei tavoli con il soppalco che personalmente mi piace molto. È giovedì sera e il locale è pieno e la cosa mi fa pensare di mangiare bene: infatti la pizza è ottima (condimenti compresi), i dolci (crema catalana e mascarpone alla nutella) discreti. L'unica pecca del locale è il servizio, i camerieri sono stati taciturni e indisponenti. Pizza, birra, dolce e caffè 19 euro a testa.
Esperienza da dimenticare. Ci rechiamo con amici da pippo il giorno di pasquetta e al momento dell prenotazione non ci avvisano della presenza di due menu fissi. Ci fanno sedere e con tanto di menu in tavola, decidiamo cosa ordinare. Dopo venti minuti arriva la cameriera e ci avvisa dei due menu, uno di pesce e uno di terra. Optiamo tutti, tranne uno, per il menu terra: salumi rancidi con torta fritta decente e polenta fritta (quantità misere), tortelli d'erbetta salubri che rispediamo in cucina, tortelli speck e radicchio (l'unica portata accettabile), lasagne pasqualine dal sapore disgustoso. Arriva poi il momento delle carni: un mix dicostine, salsicce, agnello e non si sa cosa. Freddi! il tutto doveva essere accompagnato da mezza caraffa di vino a testa, ma così non è stato, hanno sostituito una sola bottiglia ordinata per tutto il vino dei commensali. alla richiesta di spiegazioni, ci è stato risposto con arroganza che eravamo gli unici a lamentarsi e, in poche parole, di pagare e arrangiarci. Menu a 26 euro, 30 per il "pesce".
Sì, il servizio è lento. Sì, la carne è più buona alla vicina "maison". Ma vuoi mettere sederti sugli sgabelli del cinco, berti uno dei loro curati cocktail e trascorrere tranquillamente il tuo sabato sera? Chi va per cenare alla solita maniera, ha sicuramente sbagliato locale.
Carne e dolci sopra la media, ma per il resto lascia a desiderare. non parliamo delle patate che assomigliano molto a quelle "saporite" della findus. il conto è sempre troppo salato.
A mio parere pizza ottima e prezzo giusto, infinita scelta di pizze curiose. arredamento di cattivo gusto e forno della pizzeria che dà sulla sala, con odori compresi!
Corchia non delude mai e vale sempre la pena fare tutta quella strada. Consiglio la pizza con il lardo, ottima!