20 pareri
galleria Vittorio Emanuele II | Milano (MI)
piazzale Pablo, 7/a | Parma (PR)
Strada della Repubblica, 71 | Parma (PR)
strada Farini, 8/A | Parma (PR)
borgo Cocconi | Parma (PR)
5 stelle: | (5) | |
4 stelle: | (6) | |
3 stelle: | (5) | |
2 stelle: | (0) | |
1 stella: | (1) |
Ci sono stato tre volte negli ultimi tre anni. Ho letto pareri discordanti sulla freschezza del pesce, ma devo dire che io ho mangiato sempre buoni e abbondanti crudi a prezzi dignitosi. In particolare, una volta, ricordo di aver ordinato scampi crudi, ed erano non freschi ma addirittura vivi: anche tagliati a metà si muovevano ancora (paura! ) . Ritorno forse a breve, vi farò sapere se il mio parere è lo stesso. Tutti i piatti tipici siciliani meritano, cassata e cannoli compresi. Se c'è il riccio di mare fatevi uno spaghetto. Il luogo non ha atmosfera ma il rapporto qualità prezzo è ottimo. Scarsi nella scelta dei vini e servizio altalenante.
Ci sono stato due o tre anni fa credo. Mangiato da dio. Il locale lo trovo esteticamente un po' freddo, questione di gusti. Sommellier valido. Servizio approssimativo e affettato (sarò stato sfortunato, probabilmente). 5 stelle per forza: viva gli spaghetti al riccio di mare e spugnole mantecati al caffé!
Uno dei migliori gelati che abbia mai provato. Secondo me la migliore di Parma, eccettuata forse Grom. Piccolo e semplice locale a banco, come una volta. Gusti a rotazione, spesso particolari. Insomma provate e vedrete.
Per mangiare giapponese tipico a Parma probabilmente è il meglio, anche se al Gainen in via Mantova competono. niente di eccezionale, quindi ma onesto. Non capisco perché la gente si stupisca di spendere di più che in una trattoria qualunque. Non è Nobu, ma niente paragoni con quella spazzatura al Barilla, per favore. Il salone grande quando è pieno è però troppo rumoroso, almeno per me che la sera voglio rilassarmi.
Cucina giapponese ma con diversi piatti di altre località orientali e ricette originali, nel genere il migliore di Parma. Ha un ottimo rapporto qualità prezzo. Servizio molto cortese, locale riposante anche se dallo stile fusion scontato. Discreta scelta di vini.
Ci sono stato due anni fa, sincerandomi che ci fossero i funghi (in settembre e tempo permettendo). Si spende poco e il posto offre un notevolissimo menu di soli funghi, tutte preparazioni tradizionali. Luogo accogliente in un contesto paesaggistico molto bello, specie se si arriva da Berceto (strada però piuttosto impegnativa e lunga, se avete fretta passate da Langhirano). Da scorpacciata annuale!
Premetto che non mi piacciono i format riprodotti a catena, perché non hanno anima e si vede. Comunque, di Rossopomodoro ce ne sono centinaia in Italia, e hanno tutti le stesse caratteristiche, buone e cattive: pizza un po' alta alla napoletana, buona e preparata da pizzaioli napoletani; gestore affabile e professionale e camerieri a rotazione gentili e incompetenti (e presumo sottopagati), piatti napoletani a prezzi medi e abbastanza buoni. La sala è troppo grande e rumorosa, una sofferenza. Insomma la qualità è decente, ma il locale è arido. Una buona scelta solo se si vuole rimanere a due minuti dall'orrendo multisala. Nettamente migliore il Capriccio di partenope.
Ristorante discreto, essendo l'unico indiano a Parma non c'è di che lamentarsi. Piatti piccanti ma anche, a richiesta, non piccanti (per un indiano però :P ). Personale cortese, come tradizione, e prezzo corretto. D'estate si mangia anche ai tavolini fuori in via d'azeglio, quando c'è la "movida". Proverò anche a ordinare da casa, non sapevo ci fosse questo servizio!
Ci sono stato qualche anno fa, alla "Maialata". Oltre alla maialata, organizzano altri pranzi a tema secondo la stagione: rane, lumache, melone, tartufo, ecc. Sono occasioni particolari: durante la mialata raccontano la tradizione gastronomica e fanno anche un funerale simbolico al maiale, scegliendo fra i commensali i portantini... Pacchianissimo, insomma, ma divertente. Ho mangiato bene, il prezzo un po' alto ma era la maialata, suppongo che si possa mangiare ottima cucina tipica anche a un prezzo inferiore. Vale la visita.
Cena in due, entrambi a menu degustazione di terra. Tutto molto buono, in particolare il filetto di vitello ripieno di fois gras e i tortelli di fagianella. Prezzi corretti, porzioni che altri dicono "piccole", ma dopo due antipasti, un primo, un secondo, l'assaggio di parmigiani e il dolce (buonissimo e abbondante), eravamo pienissimi. Servizio affabile e presente, arredo elegante ma non barocco. Lista dei vini notevolissima, ma un po' sbilanciata verso l'alto (esistono vini buonissimi anche sotto i 60 euro, invece manca un barbera d'Alba buono, che ne so un Correggia, per bere bene senza per forza svenarsi). Abbiamo speso poco più di 90 euro a testa, compresa una bottiglia di buon Serpico del 2000. Le 5 stelle se le merita comunque.