Mr. Hamlin

Mr. Hamlin

7 pareri

Qualcosa su Mr. Hamlin


Città
Parma

Alcuni locali preferiti


I voti di Mr. Hamlin


5 stelle:
 
(0)
4 stelle:
 
(2)
3 stelle:
 
(3)
2 stelle:
 
(1)
1 stella:
 
(0)

Ultimi pareri di Mr. Hamlin


  • Laghi Verdi
      15-08-2009

    Sulla scorta delle ottime recensioni lette qui, abbiamo prenotato il pranzo di ferragosto in questa trattoria, optando per una sistemazione a ridosso del laghetto, nel gazebo. Lo preciso perché questo particolare ha fatto sorgere un piccolo siparietto con il proprietario che, oltre ad affermare che la prenotazione era per tre persone (quando ero certissimo di avergli detto due), sosteneva avessimo prenotato un tavolo nella sala interna! Un buon dieci minuti (e qualche consultazione con gli altri camerieri) dopo, ci ha finalmente fatti accomodare nel tanto sospirato gazebo. Ho citato il fraintendimento anche perché “spia†di un servizio volenteroso ma nell'insieme un po' zoppicante: in più di un'occasione ho notato con la coda dell'occhio cameriere aggirarsi sperdute tra i tavoli, alla ricerca del giusto abbinamento tra portate e clienti. Citato per dovere di cronaca questo “peccato venialeâ€, passiamo alle proposte culinarie che hanno contribuito ad elevare il giudizio. Come scritto da altri in precedenza, questo è il regno del pesce di acqua dolce (e del pesce gatto in particolare), servito praticamente in tutte le maniere possibili ed immaginabili. Dall'antipasto (gustoso e leggero il pesce gatto marinato) a svariati secondi, con un'incursione anche tra i primi (il sugo degli spaghetti, gettonatissimi dagli altri tavoli). Tra questi ultimi, purtroppo, mancavano i citatissimi tortelli con ripieno di persico, li avremmo assaggiati volentieri! Noi comunque abbiamo optato per una porzione di pesce gatto marinato, seguito rispettivamente da pesce gatto (ancora lui!!!) al balsamico e storione al forno con patate. Quest'ultimo è l'unico piatto che “sfonda†il tetto dei 10 euro (ne costa 13), il che la dice lunga sul buon rapporto qualità/prezzo del locale. Siamo poi passati alla citatissima (da altri recensori) variante della sbrisolona e devo dire che abbiamo fatto benissimo! Sottile, fiabilissima e molto molto buona. Anche se pure lo sformato di ananas con salsa di lamponi tentava molto... Alla fine (contando 2 coperti, una caraffa di Ortrugo da ½ litro, una bottiglia d'acqua da 0.75, le portate citate e due caffé), abbiamo pagato un totale di 51 euro e 50 centesimi, un conto assolutamente in linea con quanto propostoci. Tirando le somme, mi sento di consigliare caldamente questa trattoria quale vicina (dista una mezz'ora da Parma) alternativa alla consueta cucina tradizionale.

  • Osteria delle Vigne
      01-08-2009

    Incuriositi dalle positive recensioni precedenti (e dalla citazione di Mura, solitamente buongustaio), ci siamo recati all'osteria. In effetti esternamente non promette granché e, ad essere sinceri, anche l'arredo interno e l'apparecchiatura (tovagliette e tovaglioli di carta) è tutt'altro che da applausi. Ma soprattutto mi ha irritato la cacofonia che caratterizza la stanza: pochi tavoli, ben distanziati, ma un rimbombo da mal di testa! Comunque non fermiamoci alle apparenze e veniamo al sodo (il cibo). Scordatevi la carta del menù (non c'è) e aguzzate le orecchie per non perdere nessun passaggio dell'elenco delle portate fornito dalla pur gentile cameriera/nuora dei proprietari. Va a razzo e tende a non ripetere. Noi abbiamo ordinato la torta fritta con i salumi e in effetti era perfetta, così come la focaccia di produzione propria: entrambe morbide e tutt'altro che unte, servite in porzioni abbondanti. Altrettanto buoni i tortelli (abbiamo optato - ordinando un bis e tris - per erbetta (x 2), finocchietto selvatico, patate e porri) preparati sul momento, ma perché servirli già abbondantemente ricoperti di grana? Non che accada solo qui, però perché non lasciare al cliente la scelta se "spolverare" o meno i tortelli con il grana? A me, ad esempio, il Grana non piace (lo so... eresia), però me lo sono dovuto mangiare comunque! Abbiamo saltato i secondi e, tra i dessert, io ho optato per una semplicissima macedonia di frutti di bosco servita in una scodella molto "casalinga". Alla fine la cena, "innaffiata" da una brocca da 1/2 litro di lambrusco e due bottiglie da 0,75 d'acqua, ci è costata 54 euro. Un conto onesto dal quale però, spulciando tra le voci, emergono un paio di anomalie. L'acqua a 3 euro a bottiglia (ripeto, bottiglie da 75 cl. l'una) e la macedonia "prezzata" 5 euro (prezzo secondo me giusto per un vero dessert, ma un po' elevato per una comune macedonia). Tirando le somme, mi sento di consigliarlo a chi si trova a passare in zona, ma gli entusiasmi letti in precedenti recensioni mi paiono un po' eccessivi. Posto dignitoso, ma che non eccelle. Si può trovare la stessa qualità anche in altre zone della provincia o pure restando più vicini a Parma città.

  • Ai Due Platani
      13-04-2008

    Fatti accomodare in una sala ampia, arredata in modo semplice ma assolutamente decoroso, ho notato con piacere la giusta distanza tra i tavoli. Un punto a favore. Così come la cortesia dei camerieri. Passando al menù, abbiamo aperto con torta fritta per due (davvero eccellenti sia la pasta che i salumi, con menzione speciale per la spalla e il culatello), poi tortelli di erbetta (per uno), passando poi a petto d'anatra con purè di zucca. Viste le porzioni piuttosto abbondanti abbiamo rinunciato ai dessert, ma nell'insieme il giudizio è ampiamente positivo.

  • Ostaria ad'na volta
      13-04-2008

    Individuato con qualche piccola difficoltà il locale (è in pieno centro paese, ma essendo a filo strada si rischia di non notarlo passandoci in auto), ci siamo accomodati nell'unica (ampia) sala. Nell'arredamento tutto richiama, come da nome del locale, le osterie di una volta: dalle foto della Parma che fu appese alle pareti alle scodelle per il vino al posto dei più comuni bicchieri. Messi di fronte al menù abbiamo optato per i piatti del giorno (peraltro riportati anche su una lavagnetta appesa ad una parete): penne con salciccia e tartufi, tagliata con grana e aceto balsamico e verdure spadellate come contorno. Tutto davvero abbondante e buono. Con nota di merito per le penne, piacevolmente delicate nonostante la presenza della salciccia. Chiudendo con una crema catalana. L'altra piacevole sorpresa si ha al momento de l conto: 1 porzione di penne con salciccia e tartufi, 2 tagliate con grana e balsamico, 2 porzioni di verdure spadellate, una crema catalana, 2 caffè e una caraffa da 1/4 di litro di lambrusco= 48 euro. Davvero difficile ottenere qualità simile ad un prezzo tanto conveniente. L'unico appunto è legato all'assenza di pos bancomat e/o per carte di credito: va bene richiamare le tradizioni di una volta, ma nel 2008 non guasterebbe affatto dotarsi di questi strumenti ormai di uso più che comune!

  • Mulino di Casa Sforza
      23-12-2007

    Siamo stati in questo delizioso ristorante nel luglio scorso ma, poiché allora non ebbi modo di scriverne, rimedio ora. Ospitati in un bel porticato, reso ancora più tranquillo dalla scelta di non accorpare troppo i tavoli, abbiamo mangiato più che discretamente. Piatti ottimamente realizzati e ben presentati, con il culmine toccato dai dessert davvero deliziosi. Simpaticissimo anche il "tigrotto" citato in un'altra recensione che ogni tanto faceva capolino tra i tavoli (il primo maitre felino della storia...) :-) Unica nota stonata i tempi d'attesa, vista la qualità (e il successo, il locale era pieno) un paio di camerieri in più male non farebbero. Comunque merita assolutamente di tornarci

  • Tavernetta del Lupo
      23-12-2007

    Fermo restando che in giro si trova anche decisamente di peggio, questa volta mi trovo a dover dissentire dalla maggior parte dei giudizi lusinghieri che ho letto: a Parma, tanto in città quanto in provincia, c'è decisamente di meglio. Sorvolando sul discutibile arredamento dell'ambiente (ma come si fa a considerarlo romantico???), passiamo alla cena. Dopo una buona mezz'ora intercorsa tra la consegna dei menù e la registrazione delle ordinazioni, si viene "stuzzicati" da un piattino di polenta (correttamente offerta, a differenza di altri posti dove anche gli "omaggi" vengono messi nel conto) cui seguono l'antipasto e il primo che avevamo ordinato. E qui vengono le dolenti note, con un souffle di pecorino e dei tagliolini pesce e verdure entrambi a malapena tiepidi. Con l'aggravante, per i tagliolini, d'essere anche un po' scotti e mal scolati. Non va molto meglio con i secondi, un agnello un po' insapore e del filetto di manzo ripieno ancora una volta giunto al tavolo freddino. Si sono salvati i dolci, con una buona bavarese di zabaione con salsa di fragole. Al momento del conto (onesto) la cigliegina sulla torta: il pos fa i capricci così mi tocca uscire alla ricerca di un bancomat. Non quello nei pressi del ristorante che è fuori uso, quindi devo riprendere la macchina e tornare in piazza a Sorbolo (qui siamo a Sorbolo Levante, già Brescello). Di ritorno con il denaro contante spiego l'accaduto al titolare e lui con espressione mesta mi fa "Oh, mi dispiace... ma visto che abbiamo fatto 30 facciamo 31...." Al che ho pensato: che gentile, arrotonderà togliendo gli spiccioli... Macchè! Ha semplicemente voluto provare un'altra strisciata della carta che, ovviamente, non ha dato esito. Tirando le somme il mio voto sarebbe stato 2.5 Ma, poiché il sistema non accetta i mezzi voti (perché? Le medie sarebbero molto più ponderate) e 2 sarebbe oggettivamente troppo poco (la bavarese era ottima, come detto), arrotondiamo a 3. Nella speranza che vengano presto introdotti i mezzi voti.

  • Osteria del Menestrello
      14-10-2007

    Appena tornati dal Menestrello non posso esimermi dal far i complimenti al proprietario per l'ottimo locale. Non fatevi ingannare dall'esteriorità (effettivamente da fuori non si presenta benissimo, ma all'interno la pulizia è ineccepibile): la qualità dei cibi e la cortesia del gestore sono assolutamente ammirevoli. Abbiamo mangiato dell'eccellente torta fritta (chissà perché proposta solo di domenica) in porzioni abbondanti, per nulla unta e accompagnata da salumi assolutamente deliziosi. A seguire, saltati i primi per mere questioni "di spazio", abbiamo optato per del delizioso culatello con funghi porcini. Siamo passati poi ai dolci deliziandoci con un ottima crema catalana ed un semifreddo a base di nocciola realizzati artigianalmente e chiuso ovviamente con due caffé (questi ultimi migliorabili). Tutto è risultato freschissimo ed ottimamente cucinato. L'unica nota lievemente stonata è rappresentata dall'assenza di un menù cartaceo, che aiuterebbe molto trovandosi di fronte ad un lungo elenco di portate. Assolutamente favorevole il rapporto qualità/prezzo: con torta fritta per due, culatello con porcini sempre per due, 2 dessert, 2 caffè, acqua e 1/4 di rosso abbiamo speso 45 euro e 50 cent.