BigMac (15-09-2024): Il posto giusto per una pasta fresca a Milazzo.
BigMac (17-05-2023): Vino servito alla giusta temperatura, pesce fresco e cucinato molto bene, prezzo onesto. Segnalo i cannoli per concludere in modo degno.
BigMac (10-08-2021): Cena in questo ristorante in pieno centro a Lipari, ottima accoglienza da parte del personale di sala. Per quanto riguarda il cibo, pesce fresco a prezzi onesti, tra cui val la pena menzionare il totano imbottito. Il servizio è andato un po' a rilento e si è mangiato su tovagliette di carta ma nonostante ciò mi sento di consigliarlo almeno una volta per chi viene a Lipari.
Flanker (18-03-2014): Dopo tanti anni ritorno in questo piccolo locale (che tra l'altro trovo rinnovato e più elegante). In vetrina numerosi pezzi di tavola calda (locali o regionali) come pidoni, cipolline, girelle, pizzette, mascherine, cartocciate; tutte messe elegantemente in mostra circondate da un lettino di insalata verde che risalta molto positivamente all'occhio. Disponibili anche alcuni prodotti da forno dolce, ma il must su tutto rimane la focaccia messinese con la tuma (difficilmente reperibile in altri punti vendita della città). Due kg di focaccia classica 24 euro.
Isabeau (17-11-2013): Nel cuore del centro storico, offre una cucina curata e attenta, preparata con prodotti del territorio. All'interno una sala calda e raccolta, oppure una bella terrazza proprio di fronte al duomo per gustare piatti golosi: polpettine di alici, acciughe marinate all’arancia, pappardelle al sugo di salsiccia, involtini di spatola. Per finire, biancomangiare alle mandorle o il sempreverde tortino di cioccolato servito caldo. Cantina discreta, conto sui 45 euro.
Isabeau (05-08-2013): La specialità di questa pasticceria sono i rametti, biscotti glassati alle nocciole e cotti nel forno a legna. Poi, cassata siciliana, dolcini con le noci, cannoli e tanta altra pasticceria a base di pasta di mandorle
Sentenza (15-07-2013): Per chi vuole regalarsi una cena lussuosa, il ristorante del Grand Hotel Timeo propone una cucina raffinata: risotto mantecato ai capperi di Pantelleria con mentuccia e bottarga, sella d'agnello al profumo d'aglio, glassata al moscato di Pantelleria.
Flanker (11-01-2012): Estate 2011; torniamo all'agostiniana e ripassiamo daccapo le portate: ricapitolando 8 antipasti, 4 primi e 2 secondi. Dolci, amari, limoncelli e digestivi abbandonati ad uso e consumo dei commensali. Dopo una discussione col titolare abbiamo anche avuto in omaggio una bottiglia dell'amaro della casa, questa volta però non siamo riusciti a finire tutto. Bisogna davvero avere una fame atavica per riuscire nell'intento. Il costo è sempre 30 euro a persona.
emorello (16-07-2011): Abbiamo mangiato una cena ottima l'altro ieri che non dimenticaremo mai. Veramente la cena piu buonissima in questa visita a taormina. Pesce freschissima, cucina tipicha ma sofisticata con tochi di creativita, a la stessa volta simplice come preferiamo. Il chef natalino ha molto talento. Speriamo di trovare una tavola alla prossima visita! (scusami per l'italiano - sono americana)
Flanker (28-06-2011): La Lanterna è un locale storico della bellissima Giardini Naxos dirimpetto alla statua della Nike e dell'anfiteatro locale. A dire il vero però una volta entrati mi è sembrato che del locale sia rimasta purtroppo l'atmosfera del '62 (ovvero l'anno di apertura) o giù di lì! Scrivo "purtroppo" perché non credo certamente nel cambio in maniera radicale ma un tantino di innovativo forse non disturberebbe, specie in in una città piena di turisti come questa. Eravamo in sei e abbiamo ordinato 5 pizze e un primo (spaghetti allo scoglio), due birre Peroni da 66, un'acqua da un litro e per concludere due coppe di gelato artigianale (a proposito, le coppe in acciaio inox mi ricordano un matrimonio a cui ho presenziato nel lontano 1982). Prezzo finale: 66 euro; prezzo onesto per una città turistica come questa (forse solo così si può spiegare perché il locale non si sia rimodernato in maniera sostanziale). Le pizze erano discrete, lo spaghetto allo scoglio invece non ha esaltato particolarmente, senza contare che la spolverata di prezzemolo era estremamente eccessiva. Il gelato di produzione artigianale era abbondante, ma mancava stranamente (per un ristorante che serve parecchie portate a base di pesce) una macchina per il sorbetto al limone. Il servizio, a dire il vero anche quello non mi ha colpito per eccellenza, specie da parte dei ragazzini che mostravano qualche segno di sbadataggine; diversamente i camerieri adulti si mostravano più simpatici e svegli. Per me il voto è un 5 (due stelle e mezzo).
angeloazzurro (10-05-2011): Consiglio di provare il pollo ed il coniglio alla brace, locale super, consiglio anche gli ottimi primi e secondi. Visita il loro sito: http://ilgirarrostome.altervista.org
Flanker (16-09-2010): Turrisi non è un classico bar, è un istituzione, è la storia di questo paese non distante da Taormina. Nei suoi tre piani di locale pieni di sculture... "poco equivoche" avrete modo di gustare più di ogni cosa quello spettacolare nettare chiamato Vino alla mandorla. Se avrete poi modo di gustarlo dal terrazzino sito al terzo piano potrete sentire un sapore che inebria ed esalta associato ad un panorama mozzafiato. Ma riguardo alle sculture, cito per i benpensanti le parole tratte dal loro sito: "L’idea del fallo ha sicuramente suscitato inizialmente grande sgomento specialmente per il parroco, ma in realtà è un simbolo per nulla volgare, si ritrova anche nella cultura dei Greci, antichi colonizzatori di questa terra. E’ il dio Priapo che ha rappresentato nell’antica Grecia la fecondità, la libertà, la fortuna, la vita e la bellezza. Questi ideali, che da sempre aleggiano nell’aria di questa terra calda e arida, trovano una collocazione ben definita in questo bar, che insieme agli altri elementi coreografici, come i carretti siciliani, pupi, chiavi di carretto ecc. cerca di sintetizzare parte della cultura siciliana. Il fallo è per altro un simbolo che ha rappresentato nell’antichità l’antidoto contro il malocchio, di cui non si può negare di certo la sua efficacia. Oggi questo luogo continua a portare avanti ciò che la storia ha lasciato, senza tralasciare le esigenza del presente."
Flanker (27-07-2010): Villa Miraglia è prima di ogni cosa un rifugio che si trova nel cuore del parco dei Nebrodi e che a prezzi modici ospita la gente sia con la pensione completa (75 euro) che in mezza pensione (55 euro). Ma la mia recensione riguarda solo il ristorante; dopo 4 ore a camminare nel parco dei Nebrodi questo locale è sembrato un miraggio ai nostri occhi tanto era la fame del gruppo. Dagli antipasti (formaggi, salumi locali e assaggi di funghi), passando per i primi fatti in casa (dai maccheroni al ragù fino alle tagliatelle) fino ad arrivare ai gustosi secondi: agnello, salsicce e carne locali. Anche qui consiglio per arrivare degnamente sazi alla fine di provare antipasti e secondi saltando i primi (comunque gradevoli).
Flanker (27-07-2010): Per me Don Santo equivale solo all'antipasto misto (provola fresca, stagionata, caprino, sottaceti e sottoli, ricotta al forno, gelatina di maiale, il salame di Sant’Angelo di Brolo e la caponatina) e per secondo il "crastagneddu" (castrato) alla brace, cucinato nel gazebo esterno al coperto. I primi in questo locale caratteristico per me non hanno proprio senso.
Flanker (17-07-2010): Nel centro di Messina questa gastronomia sarà l'unica (e la più famosa) ad offrirvi la gustosa focaccia messinese con la "tuma", cioè il prodotto della caseificazione del latte pecorino senza alcuna salatura detto anche il primo dei tre gradi di stagionatura che precede il "primo sale" e il "pecorino": roba per palati fini.