Il Garibaldi

Arrivo fin quì nel cuore dell'operosa brianza su consiglio di un amico. Dunque cantù terra di mobilieri e di sport (basket), ma - mi si dice - non con la passione ed il gusto del buon mangiar fuori. E' una nota stonata perchè questo ristorante meriterebbe ben più attenzioni. E' stata una piacevole conferma sotto ogni aspetto. La posizione è eccellente nella parte rialzata della piazza al centro del paese. Le ampie vetrate lo rendono particolarmente luminoso. I tavoli ricoperti da linde e spesse tovaglie di fiandra sono - finalmente - distanziati a misura di dialogo! il menù è stampato in maniera chiara e comprensibile, mentre il patron e la sua gentile signora (nonchè collaboratrice) sono corretti e giustamente discreti. La cucina è espressa e tutto è preparato al momento. Un buon pinot è offerto ad inizio pasto, cui segue l'antipasto con una insalatina di radicchi freschi ed un tortino ai formaggi con le pere dal sapore unico. Come primo fettuccine al cavolo nero in sugo di cinta senese. La pasta fatta in casa e gli altri ingredienti si rivelano perfettamente amalgamati, creando un sapore profumato e deciso. Per secondo un battuto di fassona piemontese assai gradevole a chi ama la carne cruda. I dolci rigorosamente fatti in casa e (forse) un tantino elaborati, completano un ricco pasto accompagnato da un eccellente valpolicella del 2009. Speso 50 euro, meritati. Bagni comodi e puliti. Ci tornerò. (chiuso il lunedì). (02-03-2012)