A dire il vero non avrei nemmeno provato questo locale se non fosse stato per un invitante coupon di questi gruppi d'acquisto che circolano in rete; anche perché finora, tra pizzerie e ristoranti che usano questo mezzo per autopromuoversi debbo dire che mi è andata fin troppo bene. Qui l'impatto non è stato dei migliori benché il prezzo pagato per antipasto, pizza, dolce, bevanda e amaro per due persone sia stato davvero irrisorio: 19 euro tutto incluso (e visti i prezzi del menù vi assicuro che era molto ma molto conveniente). Purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco: dal punto di vista delle portate (a parte la pizza sottile di cui io non sono un fan), tutto sommato senza infamia e senza lode. Ma dal passaggio esterno-interno si vive uno shock: fuori locale anonimo, dentro, dapprima sembra un locale di classe, ma...forse fermo tristemente agli anni '70 (dalle stoviglie, alle coppe di acciaio satinato, tanto per fare un esempio). Il candeliere in metallo (argento? non credo) totalmente stonato rispetto al "meraviglioso" lampadario (una cineseria) che mostrava alcune posizioni del kamasutra (de gustibus non disputandum est). Gentile la ragazza, a tratti impaurita; diversamente nemmeno troppo discreta la signora che vi osserva e vi ascolta senza ritegno, che rimprovera la ragazza di prima (adesso capisco perché impaurita) e che, appena finisco la pizza, nemmeno a birra conclusa, mi elenca la lista dei dolci: in 58 minuti eravamo fuori dal locale; sarà che questo è l'anno delle olimpiadi? !
