Categorie: trattoria
Tags: tradizionale, primi, secondi
Locale alla buona al confine tra veronese e mantovano, che risente perciò delle rispettive cucine tipiche. La proprietaria è fin troppo esuberante ma comunque simpatica. Antipasto con torta fritta (la chiamano gnocco fritto ma per me è sempre torta fritta), tigelle e salumi misti: buona la torta fritta così come le tigelle (2 pezzi per ciascuno), salumi invece molto anonimi. per secondo prendo una grigliata di maiale mista: braciola troppo asiutta, coppa anonima, buoni il salamino e la pancetta. per dolce tiramisù classico che era passabile ma sicuramente non memorabile. in sostanza il giudizio è ai limiti della sufficienza, non mi addentro nel discorso dei prezzi perchè ero ospite: però guardando il listino ho visto costi delle pietanze comparabili con quelli di parecchi ristoranti più cittadini e formali
Una locanda con cucina di ricerca della tradizione mantovana al confine con il basso Veronese, dove passare in piccole compagnie o, meglio, in coppia dei gradevoli momenti informali. Con l'esuberante titolare, sempre disposta a dare qualche consiglio colorito sui piatti fuori menù, o sull'esecuzione delle preparazioni si comincia con gli antipasti mantovanissimi, proseguendo con i primi in cui le paste anche ripiene sono regine, e con i secondi con grande uso di carni rosse e bianche, ma anche di lumache e prodotti tipici stagionali. Dolci e vini della casa discreti. Toilette pulita. Parcheggio un po' triste della banca a fianco, con il locale esattamente ad angolo su una strada trafficata ma che non disturba affatto all'interno. Conto non eccessivo, anche se, volendo essere forse eccessivamente pignolo, devo dire che tende a stare "un po' su", tenendo conto che non si è in centro al capoluogo ma in un paesone di campagna, e non si tratta di un posto particolarmente raffinato.
TRADIZIONALE PRIMI SECONDI