Io non sono nessuno, ma nessuno è come me
Io non sono nessuno, ma nessuno è come me
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| 4 stelle: | (155) | |
| 3 stelle: | (125) | |
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| 1 stella: | (3) |
mappa | via Massarenti 37 | Bologna (BO)
Questo locale ha 2 punti a favore e 2 a sfavore. A favore la cucina e l'arredamento, che colpiscono per l'originalità. Contaminazioni fra tradizione ed esotismo in cucina, con piatti come gli gnocchi di patate e banana e il risotto al cocco, minimalismo nell'arredamento, con le sagome di animali marini in filo di ferro che escono dalle pareti. A sfavore i prezzi (altini, anche se per il tipo di locale ci possono stare), e il servizio, decisamente troppo lento. Locale adatto comunque per cene "formali".
mappa | via Pietralata, 75 | Bologna (BO)
Questa piccola osteria, nel cuore del pittoresco quartiere di San Felice, propone una cucina a "km 0", e cerca di riscoprire i sapori delle tradizioni emiliana e toscana. Il menu non è amplissimo, 3-4 piatti per pietanza, ma ogni sera c'è un menu degustazione che comprende anche piatti fuori carta. Fra i primi ottimi gli gnocchi di patate, interessante la riscoperta della pappa al pomodoro, fra i secondi merita la lonza di maiale, e una menzione la meritano anche i dolci (squisita la tenerina al cacao con mascarpone). Interessante la proposta delle birre artigianali e dei vini. Da provare, per la fantasia dei cuochi e la cordialità del personale.
mappa | piazza Vittorio Veneto, 2 | Torino (TO)
Questo locale si affaccia sulla pittoresca piazza Vittorio; il suo nome deriva dal fatto che fino al XIX secolo da qui partivano le diligenze per Savona. "Location" dunque notevole, arredamento da trattoria di una volta (e forse avrebbe bisogno di una piccola rimodernata...), e cucina di ottimo livello, che mischia la tradizione piemontese e quella ligure (come involontariamente suggerisce il nome). Quindi acciughe al verde e alla salsa rossa per cominciare (impagabili), tagliatelle al pesto o agnolotti come primo, pesce o carni alla piemontese per secondo, per finire con tarte tatin, panna cotta, bonet. Tutto buono, e il servizio è rapido e cordiale. D'estate si può cenare in un dehors che dà sulla piazza.
mappa | via Santa Caterina, 51 | Bologna (BO)
Una delle migliori e più tipiche trattorie di Bologna. L'aspetto non è dei più attraenti: un locale angusto, che solo d'estate si "espande" sul portico antistante, con tavoli stretti l'uno all'altro e un arredamento spartano (le tovaglie sono di carta). Ma la sostanza è quella che conta: affettati (la mortadella artigianale, gli imperdibili assaggi di salsiccia cruda al rosmarino), primi (tutta la tradizione emiliana: tagliatelle, gramigna, tortelli), e fra i secondi spicca la cotoletta alla bolognese con prosciutto e formaggio fuso, purtroppo solo per 2 persone. Anche i dolci superano la media, proponendo specialità quasi dimenticate come la torta di riso e la "vera" zuppa inglese (senza cioccolato). Unico neo: i prezzi non proprio da osteria. Anche se la qualità dei piatti li merita.
mappa | via Stalingrado 40 | Bologna (BO)
Questa catena di locali vuole rifarsi alle steak house americane. Lo vedi anche nell'arredamento, moderno e senza fronzoli: un grande open space con centinaia di posti, tovaglie di carta, un secchiello pieno di arachidi su ogni tavolo; la cucina è a vista, e le tv satellitari ornano le pareti. Oltre al fumo c'è anche l'arrosto? Il menu è esclusivamente "carnivoro", con un'insistenza sulle proposte esotiche (USA o brasiliane). Giudizio personale: discreto, non eccezionale, anche per una certa incostanza degli esiti, davvero strana per una catena, dove ti aspetteresti una qualità standardizzata. Da provare comunque il filetto (e consiglio di ordinarlo "al sangue"), magari con una "baked potato". Prezzi nella norma, servizio rapido (ma certe sere se non si arriva presto c'è da aspettare in piedi per un po').
mappa | piazza Malpighi 14 | Bologna (BO)
Questo locale ha aperto da poco e si propone come nome nuovo della ristorazione a Bologna. I "classici" della cucina bolognese (affettati, pasta all'uovo) e le carni sono il punto di forza del menu. I prezzi sono medio-alti, ma la qualità delle pietanze è adeguata, le porzioni sono abbondanti e il servizio è esemplare per rapidità e cortesia. Una menzione a parte meritano poi i dolci serviti al carrello, che cuochi e camerieri quasi ti "obbligano" a mangiare: gelato artigianale, torte, tiramisù, tutti di qualità eccellente. Ambiente elegante, ma non formale.
mappa | piazza Carlo Emanuele II, 17 | Torino (TO)
Un locale davvero originale e ambizioso. Nulla è lasciato al caso: l'ambientazione, suggestiva, ricorda una sagrestia, con busti e ritratti di cardinali, suore e santi alle pareti, con i camerieri vestiti da preti (! ), con un silenzio quasi religioso. I menu si propongono di recuperare le ricette della tradizione dei conventi piemontesi, hanno quindi un carattere "regionale" e antico, ma le pietanze sono delle vere e proprie (ri)scoperte, realizzate con grande maestria. Tutte le sere viene poi proposto un menu a tema: a me è capitato quello del baccalà, ed è valsa la pena di provarlo. eccellenti anche i dolci e la carta dei vini. I prezzi non sono economicissimi, ma il locale li "merita" tutti.
mappa | via Giuseppe Mazzini, 10 | Torino (TO)
Ristorante senza un'identità precisa: né cucina regionale, né cucina creativa. Un po' banale nelle proposte, appena passabile la qualità. Almeno i prezzi non sono alti.
mappa | via Marco Polo 21 | Torino (TO)
Ristorante formale e un po' costoso nel quartiere più elegante della città. La specialità è il pesce, la qualità buona, ma per quei prezzi ti aspetteresti qualcosa di più. Adatto per una serata formale.
mappa | via Matteo Pescatore, 16 | Torino (TO)
E' un locale piuttosto elegante, la presentazione dei piatti (rigorosamente a base di pesce) è curata, e si apre anche a qualche esperimento (riuscito). Gli tolgo una stella perché le quantità sono, per i miei gusti, troppo "contenute" rispetto ai prezzi (quasi da ristorante di lusso). La qualità, anche dei vini e dei dolci, è comunque più che buona, e anche il personale è cordiale e solerte.
mappa | via Ellero, 36 | Torino (TO)
Un buon ristorante, anche se a mio parere un po' sopravvalutato (infatti è uno dei più rinomati in Torino). La cucina tipica piemontese (galletto ripieno, tagliolini ai tartufi) viene realizzata con passione, ma senza raggiungere vette di eccellenza. Comunque da provare, visti anche i prezzi onesti e la grande cordialità del personale, a cominciare dalla proprietaria.
mappa | via Montebello, 9 | Torino (TO)
Un locale elegante ai piedi del simbolo di Torino. La cucina segue la tradizione piemontese delle carni e dei risotti (ottimo quello al barolo), con un'ampia scelta di vini; anche la presentazione delle pietanze viene curata, ma senza eccessi da nouvelle cuisine. Prezzi adeguati alla qualità; camerieri cortesi ed efficienti.
mappa | via Giuseppe Mazzini, 31 | Torino (TO)
Perbacco è un locale che ti vizia: per la qualità e l'originalità della cucina, per la cordialità e la simpatia del personale, per l'ottimo rapporto qualità-prezzo. Il menu cambia spesso, e riesce a proporre variazioni sul tema di ricette tradizionali e piccole innovazioni che stupiscono sempre in positivo. Sia la cucina piemontese di terra che la cucina di mare sono rappresentate, e la scelta è sempre fra 5-6 piatti per portata. Si può scegliere di cenare alla carta, ma vale la pena di andare sul menu completo a prezzo fisso, sui 30 €. Moderno, elegante (ma informale) e pulito l'ambiente.
mappa | via Evangelista Torricelli 51 | Torino (TO)
I prezzi sono medio-alti, ma in linea con il target del locale, che propone una cucina innovativa e raffinata. Nulla a che vedere comunque con la nouvelle cuisine, qui si mangia bene e anche tanto. Il menu è vario, spazia dai piatti della traidizione piemontese a quelli di mare, sempre realizzati con un tocco di fantasia e con interessanti variazioni sul tema. Ambiente elegante, personale efficiente e simpatico (il locale è a gestione familiare). Buona carta dei vini.
mappa | via Nazario Sauro 3 | Parma (PR)
Non si salva nulla! L'ambiente è vecchio, decadente, mal tenuto. Il personale è di una scortesia assoluta. La cucina tocca livelli di vera sciatteria: mi è stata servita della carne dura come una suola di scarpa e già fredda; un collega che era a cena con me ha avuto la cattiva idea di ordinare costolette d'agnello che gli sono state servite abbrustolite e già salate!