Ci torno di rado, ma è sempre bello avere ancora alcune certezze sulla qualità di vecchie trattorie di paese. ginen per fortuna ha saputo amntenere quella rusticità unita alla buona qualità che sanno mantenere vivo il piacere di andare a mangiare fuori. mi pare anche che abbiano saputo tenere un po' più contenuti i prezzi, che fino a non molto tempo fa erano mediamente un po' più cari, sapendo evitare di cadere nel circolo vizioso dell'aumento sconsiderato che recentemente si avverte soprattutto nella ristorazione di fascia media.
PRIMI PIATTI SALUMI FRITTI DOLCI
Se c'è un posto nella Bassa in cui vale la pena andare, Da Ginen è proprio quello giusto. La cucina tradizionale è stata sapientemente affinata e limata delle asperità per renderla un'esperienza culinaria molto gustosa, di impronta qualitativa addirittura più elevata di quello che il locale potrebbe far pensare di primo acchito, con delle punte di indubbia qualità negli antipasti (con il salame mantovano stagionato in modo impeccabile e dal gusto equilibrato), nelle frittatine, nei bigoli con le sarde di cui non si può in nessun modo evitare "la scarpetta" nel sugo; oppure nel delicatissimo fritto leggero di "psina" (pesce di fosso), pescegatto e rane. Menzione anche ai dolci, simpaticamente battezzati coi nomi delle donne della cucina. Ottimo il lambrusco. Le dosi sono sicuramente degne degli antichi usi delle terre mantovane, quando ancora si lavorava la terra con le zappe e le vanghe... Si sa che indubbiamente la qualità si paga, e se si riesce ad arrivare alla fine di un pranzo completo, difficilemnte si sta sotto i 30 euro a testa. Ma le sfide, quando ne vale la pena, vanno raccolte... Toilette un po' infelicemente raggiungibile nel cortile interno del fabbricato; cortile nel quale però, d'estate, è davvero gradevole cenare nei pochissimi e prenotatissimi tavoli disponibili.
SALAME LAMBRUSCO BIGOLI CON LE SARDE