Una recensione per questo ristorante scevra dall'apprezzamento dell'origine romana del titolare è impossibile. e' passato più di un anno ormai da quando ci sono stato, ma prorpio questo lungo tempo mi ha permesso di valutare con la mente sgombra dall'immediatezza dell'evento che tipo di ristorante sia "pasquino, il re del bucatino". locale anonimo, freddino sia come ambiente da bar anni settanta che come clima (pranzare con il giubbino non è gradevole). pochi ingredienti, ma onesti. Come la tradizione, sostanzialmente vuole. i bucatini sono davvero quelli che ci si aspetta al ristorante cestio, a due passi dall'omonima piramide romana. ma credo sia necessaria una ulteriore visita per focalizzare il resto, perché il pensiero dell'originalità del personaggio che continua a girarti intorno, sigaretta accesa, con la sfrontata paraculaggine capitolina sovente immortalata nei film di magni e monicelli, mentre ti porta "ddu' bbucatini", è più forte del ricordo di eventuali altri piatti, poi non così memorabili. prezzo molto al di sopra delle osteriole sperdute nella campagna della bassa mantovana.
CUCINA ROMANA COMICITà