L'arredamento, elegante e formale, riflette l'ambientazione in uno storico palazzo del centro, che ospita un circolo culturale nelle sale adiacenti. L'impronta piemontese si sente nel menu: battuta di carne, tajarin, stufato al barolo, dolci alla nocciola: tutto superlativo. Cantina ben rifornita, sia di rossi che di bianchi. Prezzi sopra la media, ma si trovano anche dei menu degustazione molto convenienti.
Situato nelle vicinanze di piazza Castello in uno dei cortili più belli della città. Si arriva alla sala ristorante salendo il magnifico scalone principale di Palazzo Graneri. La cucina proposta è quella regionale con qualche variante di pesce, uovo su fonduta di raschera e carciofi croccanti, la tipica finanziera, lumache di Cherasco al verde con i porri, pere cotte al vino rosso. I prezzi si possono immaginare.
Definirlo ristorante è quasi un insulto, ma tra le voci proposte non ne figurava una che lo rispecchiasse: a Torino è un punto di riferimento unico per chi condivida la passione per la lettura. Il progamma del Circolo si articola in reading, incontri con gli autori, spettacoli, cene letterarie, consigli sui libri da leggere e concerti di classica. Il tutto in un contesto che, pur essendo di una bellezza spettacolare (palazzo d'epoca in centro), attira senza dare molto valore alle formalità chiunque desideri accostarsi all'arte e alla cultura. L'ingresso è gratuito, il tesseramento - che dà alcuni vantaggi sulla prenotazione dei posti in occasione di eventi particolarmente presi d'assalto e costa comunque solo 60 euro all'anno - facoltativo.